Cdra vince al Tar Palermo su interdittiva antimafia adottata nei confronti di uno storico operatore della cantieristica navale
CDRA, con il team composto dal founding partner Carlo Comandè, dal partner Andrea Ciulla e dalla senior associate Tiziana Pellegrino, ha ottenuto l’annullamento del provvedimento interdittivo adottato dal Prefetto di Palermo nei confronti di uno storico operatore della cantieristica navale ritenendo, alla luce degli articolati motivi di ricorso, che le censure di carenza d’istruttoria e motivazione risultavano fondate in quanto la Prefettura – ai fini del giudizio prognostico – non ha tenuto in debito conto i provvedimenti adottati dal Giudice Penale, il quale ha espresso delle valutazioni che non consentono, secondo il noto criterio del più probabile che non, di ritenere che la Cooperativa sia stata soggetta a condizionamento mafioso.
Il TAR, ha ribadito l’orientamento giurisprudenziale, secondo cui il provvedimento interdittivo può essere adottato anche in presenza di decisioni favorevoli all’indagato/imputato, quali le sentenze di proscioglimento o di assoluzione, purché dalle stesse emergano valutazioni del giudice competente su fatti che, pur non superando la soglia della punibilità penale, sono sintomatici della contaminazione mafiosa, circostanza questa ritenuta insussistente nella fattispecie oggetto di esame.