Espropriazioni: CDRA vince al CGARS sulla “vecchia” acquisizione sanante
Intervenendo in appello dopo un lungo contenzioso al TAR Catania, CDRA – con il partner Avv. Andrea Ciulla – ottiene un importante successo innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana.
Il Giudice di appello ha dapprima ricordato che, in rito, è rimessa alla valutazione del Collegio la scelta di procedere direttamente alla definizione con sentenza in forma semplificata in occasione della camera di consiglio fissata per la discussione della fase cautelare. Ciò anche per l’ipotesi in cui il ricorrente rinunci alla richiesta di misura cautelare, potendosi le parti opporre “solo se dichiarano la (concreta) necessità di proporre motivi aggiunti, ricorso incidentale, regolamento di competenza ovvero regolamento di giurisdizione”.
Nel merito, poi, sempre il CGARS afferma con chiarezza che va annullato quell’atto di “acquisizione” adottato ai sensi dell’art. 43 del DPR n. 327/01 in quanto tale norma, con sentenza della Corte costituzionale n. 293/2010, è stata dichiarata costituzionalmente illegittima. Pertanto, in tali casi, il Giudice – anche ex officio – deve procedere all’annullamento degli atti adottati sul presupposto di una norma dichiarata incostituzionale.